Il Monte Everest
Località:Contea di Dingri, Shigatse, Tibet.
Motivi per visitare:Il Fronte Primario delle Montagne dell'Himalaya.
Le nostre valutazioni:★★★★★
Orari di apertura:Aperto tutti i giorni
Il Monte Everest, o Monte Qomolangma (nome cinese: 珠穆朗玛峰), che in tibetano significa “Dea”, è la montagna più alta della terra con un'altitudine di 8.848,13 metri. Il Monte Qomolangma, noto al mondo occidentale come il Monte Everest, si trova a sud della contea di Tingri, nel Tibet meridionale, al confine con l'Himalaya centrale tra Cina e Nepal, ed è ricoperto da neve eterna accumulata. Il suo picco innevato emette una luce argentata anno dopo anno. La sua vita è nascosta tra le nuvole. Il tempo ottimale per visitare l'Everest va da Aprile a Giugno, un periodo d'oro per gli alpinisti. Ogni anno, un gran numero di coraggiosi e robusti alpinisti arriva da tutto il mondo per visitare e scalare l'Everest, nella speranza di realizzare il sogno di una vita salendo e guardando dalla vetta più alta del mondo.
Il Monte Everest è in realtà una parte della catena dell'Himalaya. La Montagna dell'Himalaya è situata vicino al confine con il Tibet. Il nome del Monte Everest deriva dalla persona (Sir George Everest) che per prima cercò di individuare la posizione esatta della vetta. Fino ad allora era chiamato semplicemente “Picco XV”. Bisogna sapere che ci sono quattro campi disponibili, situati ad altezze di 6.100 m, 6.500 m, 7.400 m e 8.000 m e, naturalmente, la cima, a 8850 m. Qui, in cima, ci si può aspettare temperature di meno 100 gradi Fahrenheit, ma se si ha fortuna la temperatura può arrivare anche a meno 15 gradi Fahrenheit. Ma il vero problema per gli scalatori non è la bassa temperatura, bensì il ridotto livello di ossigeno dell'aria, a causa dell'alta quota. Gli scalatori devono sottoporsi a un processo chiamato acclimatazione. Si accampano alla base del monte. Si arrampicano per qualche centinaio di metri e poi scendono di nuovo, per riposare. L'idea è quella di abituarsi meglio e in modo più sicuro al basso livello di ossigeno, per poi prendere ossigeno fresco. Inoltre, ogni volta che scendono di nuovo, hanno la possibilità di dormire e mangiare bene.
È importante che gli scalatori sappiano che ci sono molti pericoli che possono colpirli. In vetta il livello di ossigeno è così basso che si ritiene sia solo l'1 per 3 del livello vicino al mare. Anche il vento è molto potente, con una velocità di quasi 118 miglia all'ora. Questo potente vento è chiamato localmente “Jet Stream” e molte volte è quello che non permette agli scalatori di raggiungere la vetta.